Rimini | Provincia, via agli ampliamenti per Del Conca e Focchi. Vitali: Troppa burocrazia
Esito positivo, ma dal retrogusto amaro in provincia a Rimini per le richieste delle aziende ‘Ceramiche del Conca’ a San Clemente e ‘Focchi’ a Poggio Torriana, che potranno dopo anni di attesa ampliare i propri impianti. "Ma non possiamo far finta di nulla - sottolinea il presidente della provincia Stefano Vitali - e dimenticare che dietro all’accelerazione finale stanno le lentezze da ‘eccesso di stratificazione burocratica’ dei 5, 6, 7 anni precedenti".
Vitali spiega che la "conferenza dei servizi nasce con un intento condivisibile: nel caso in cui si debba rilasciare un’autorizzazione od un permesso che prevede l’espressione da parte di più enti, invece di costringere l’ignaro cittadino a peregrinare nei vari uffici, lo si invita a presentare la domanda ad un ente capofila, che provvederà a trasmettere a tutti i soggetti interessati la documentazione e ad acquisire tutti i pareri degli enti tenuti per esprimersi, rilasciando appunto l’autorizzazione utile per avviare il progetto per cui l’impresa o comunque il proponente abbia inoltrato istanza. Il procedimento si attiva attraverso la convocazione di una conferenza dei servizi".
I problemi però in conferenza dei servizi non mancano mai perché "sono chiamati, di prassi, a partecipare e ad esprimersi circa 36 enti. Diconsi 36, ognuno delegato a esprimere un parere. Con le sue logiche, le sue regole e i suoi tempi, a volte non coincidenti con quelli altrui. Per questo oggi posso dirmi contento per due aziende del nostro territorio ma non posso ritenermi soddisfatto come uomo in servizio per la pubblica amministrazione. Il paradosso è che tutti, da Roma in giù, d’accordo sul principio della semplificazione ma nei fatti pare quasi che la burocrazia serri ogni giorno di più i suoi ranghi intorno a cittadini e imprese. Io spero che il cambiamento non si limiti dunque all’eliminazione degli Enti utili o inutili o dei rimborsi, perché nella dizione ‘sprechi’ rientra prima di tutto e di ogni cosa la perdita di tempo, denaro, pazienza, competitività, lavoro che una qualsiasi impresa subisce in nome della legge. Oggi, a Rimini, è andata bene per due. Ma quante stanno ancora aspettando".
Nel caso dell'azienda morcianese, spiegano dalla provincia, la la richiesta dell’impresa era già stata presentata nel 2009, "con l’obiettivo di un ampliamento con la costruzione di un nuovo magazzino automatizzato ed un piazzale per la movimentazione delle merci. Per realizzare questo era necessaria una variante al prg del Comune di San Clemente, cosa per la normativa nazionale e regionale non semplice in quanto l’azienda è insediata in un’area su cui insistono alcuni vincoli".